Per ricucire ci vuole una buona sarta. La ciclabile in progetto tra Sorgane e Padule

 L’attuale amministrazione comunale di Bagno a Ripoli, seppur con lentezza, sta cercando di dare continuità alle mini piste pedo-ciclabili esistenti sul territorio di Bagno a Ripoli.

E’ un obbiettivo giusto, al quale BaRinBici si associa a patto di lavorare nella direzione di separare il più possibile i percorsi ciclabili da quelli pedonali, smettendo così di far confliggere due categorie di utenti deboli e mettendo fine alla identificazione della ciclabilità con il tempo libero.

Vedendo l’ultima novità ovvero il ‘via’ ai lavori, par di capire, abbiamo messo a fuoco i pro e i contro del progetto (che si trova qui e che data 2017):

E’ apprezzabile l’idea di collegare Sorgane con Padule, ovvero attraversare tutto Bagno a Ripoli da est a  ovest, ricucendo pezzetti di ciclabili o di sterrati, toccando (quasi) il centro dell’abitato, raggiungendo due scuole (media e superiori) e il capolinea della futura tramvia. Si creerebbe una dorsale ciclabile nell'abitato. Questo significa fare un passo avanti importante per dare continuità alla struttura ciclabile finora breve e invecchiata, e per renderla più efficiente e veramente fruibile, perché rapida e sicura. 


Ma….

1. la ricucitura sarebbe più completa se dalla scuola del Padule la pista ciclabile (o anche semplicemente una corsia ciclabile) arrivasse alla rotonda di Quarto: sono 300 mt. Nel futuro questo significa essere in collegamento con la pista ciclabile Firenze- Rosano, al momento in progetto.

2. l’attraversamento di via Roma può diventare il punto in cui far iniziare una Zona 30 centrale all’abitato, che si prolunghi per 150 mt verso via Fratelli Orsi. Sperimentale o meno, sarebbe da pensarci seriamente; la ciclabile, così facendo, arriverebbe a toccare la Zona 30 per cui le bici potrebbero entrarci rimanendo su strada e liberamente, come da regolamento. 

3. i fondi stanziati par di capire servano anche per riammodernare dove necessario: suggeriamo quindi di arrotondare e ammorbidire le 4 curve secche (a 90°) che ci sono sull’attuale percorso presso i Giardini dei Ponti. Sono impraticabili per un adulto in bici. Nessuna ciclabile può essere progettata così a meno di non volere rendere lento e difficoltoso percorrerla.



4. pensare la ciclabile anche come via di accesso al futuro parco urbano che sorgerà tra Bagno a Ripoli e Sorgane, non nel senso che vi debba entrare dentro, ma che magari non ne sia separata da barriere e siano posizionati lì degli stalli per biciclette per chi voglia fermarsi al Parco. 

5. chiediamo all’amministrazione se volesse prendere in considerazione l’idea di fare una corsia ciclabile bidirezionale anche su via le Plessis Robinson, addossata al marciapiede lato scuola Granacci, col doppio vantaggio di stimolare l’uso della bici per andare a scuola e liberare l’entrata della scuola alla vista: senza macchine parcheggiate, dall’auto si vedrebbe benissimo il marciapiede e chi sta per attraversare, mettendo in sicurezza veramente l’attraversamento dei ragazzi. Già due incidenti con minori in quel punto sono sufficienti a indicare che l’iniziativa meriterebbe.

6. sul lato est dell’abitato, valgono gli stessi principi: non fare percorsi misti pedoni-ciclisti e non costruire curve a gomito. 


Auguriamo buon lavoro.

BaRinBici


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