- La Bagno a Ripoli futura è ciclabile

Bagno a Ripoli, posizionato sulla cintura della città metropolitana di Firenze e con gran parte del suo territorio a campagna, pone a chi vuole muoversi in bicicletta problemi diversi dalla ciclabilità di un centro urbano.

Si tratta di ostacoli che potrebbero apparire insormontabili: distanze e pendenze a volte impegnative, strade a scorrimento veloce senza alternative efficienti, e la sempre troppo diffusa abitudine da parte dei cittadini e degli amministratori a pensare che la bicicletta sia un problema piuttosto che una soluzione.

Vediamo come superare questi ostacoli.

Con Fiab-Firenze ciclabile abbiamo costituito nel 2018 l’associazione BaRinBici e abbiamo dato il via ad un’analisi del territorio che ci ha portato ad individuare alcune interessanti caratteristiche di Bagno a Ripoli.

1.     La posizione strategica dell’abitato di Bagno a Ripoli e del suo territorio come possibili centri di un turismo ciclabile sostenibile e di qualità, essendo in continuità con Firenze, con la Ciclabile Arno (già finanziata e in parte realizzata) e il territorio del Chianti.

2.     La presenza del Museo del Ciclismo dedicato a Bartali a Ponte a Ema, tecnicamente Comune di Firenze ma logisticamente appartenente alla futura rete ciclabile di Bagno a Ripoli.

3.     La connessione stretta e quotidiana con Firenze e il continuo scambio di popolazione tra i due comuni (per lavoro, salute e svago), che rende imprescindibile ragionare in termini appunto di città metropolitana e non di singolo comune.

4.     L’appetibilità delle colline ripolesi per chi vuole andare in bici anche nel tempo libero, o comunque praticare attività all’aperto.

Benché spesso le strutture ciclabili (piste, corsie, parcheggi) siano pensate per rispondere ad una singola esigenza che l’amministrazione ritiene di aver individuato,  in realtà esse favoriscono molteplici utilizzi; ad esempio favoriscono spostamenti frequenti o quotidiani con tempi certi e senza costi eccessivi (biglietti, parcheggi, carburante, ecc) oppure offrono una infrastruttura turistica alternativa a quella motorizzata, attirando anche nuovi potenziali “utenti”; o ancora rendono più praticabile lo sport, più vario l’utilizzo del tempo libero, più accessibili le strutture di cura come ospedali, ambulatori, etc. Una sola decisione – ad esempio costruire una ciclabile di 3 km – può comportare diverse effetti non immaginati in fase decisionale, e questo è di per se una buona cosa.

Noi immaginiamo la ciclabilità futura di Bagno a Ripoli come elemento che coniuga molti degli aspetti appena citati. E vogliamo raccontarlo con questa mappa.

A nord, una volta realizzata la Ciclabile Arno (linea rossa) e la ciclabile Firenze-Rosano (linea arancione), il nostro territorio sarà collegato con una delle infrastrutture turistiche ciclabili di importanza nazionale ma anche internazionale. Queste due ciclabili, insieme alla attuale pista ciclabile Firenze-Sorgane - da ricucire con quella dei Giardini dei Ponti fino a Padule - saranno collegamenti utilissimi per chi quotidianamente si muove da e verso Firenze. Inoltre, una volta ben sistemate, diventeranno percorsi quotidiani verso le scuole (Granacci e il Gobetti-Volta in particolare) soprattutto per chi abita entro i 5 km di distanza da esse.

Una pista ciclabile dovrà poi collegare l’abitato di Bagno a Ripoli con Ponte a Ema (linea arancione chiaro), divenendo una linea di congiunzione in mobilità dolce tra frazioni interne al comune. Ma attenzione, questo collegamento è qualcosa di più: ci porta alle soglie del Chianti, è il “ponte” tra la Ciclabile Arno e la famosa regione del vino, e favorisce di fatto un turismo più sostenibile, a misura d’uomo, e perché no più popolare. Tra Chianti e Arno c’è, strategico, l’abitato di Bagno a Ripoli nonché quelli di Ponte a Ema e Grassina, che possono offrire strutture di accoglienza e ristoro.

Abbiamo scollinato quindi, e siamo nella valle dell’Ema, a sud. Qui esiste già la ciclabile Grassina – Ponte a Niccheri e verrà fatta quella Ponte a Niccheri – Antella, che saranno fondamentali per scendere in bici a Firenze, alle condizioni che vedremo tra poco (linee azzurre). Ma sono ciclabili che hanno un valore in più, perché all’intersezione tra le due c’è la scuola Redi, quindi potranno “portare“ i ragazzi a scuola. Si tratta di 1,8 km da Grassina e 2 km da Antella; non solo, serviranno anche a chiunque voglia andare in bici alla Biblioteca Comunale o all’Ospedale di Ponte a Niccheri. Tra la collina dell’Incontro, dietro Bagno a Ripoli, e le colline dietro l’Antella inoltre ci sono molti percorsi di mountain bike, e una ciclabile che ti fa arrivare in sicurezza invita a venire in queste zone per goderseli. Due percorsi piccoli, ma molto importanti, anche per rispondere al bisogno di attività sportiva e di vita all’aria aperta. 

 


Circa l’andare a Firenze in bici da Grassina o Antella, o semplicemente da Ponte a Ema, serve (linea viola) un collegamento ciclabile sulla Chiantigiana, nel tratto di Diacceto, tra Piazza di Badia a Ripoli e l’abitato di Ponte a Ema. Questo tratto è molto importante che sia messo in sicurezza per quanto possibile (necessariamente in forma “promiscua su strada”) poiché renderebbe più forte il collegamento ciclabile tra Firenze e questa parte del territorio comunale. Questo è il principale collegamento tra Firenze e il Chianti (turismo), tra Firenze e frazioni molto abitate come Grassina e Antella, tra Firenze e i percorsi sportivi in collina.

Si capisce dunque come tutte queste future infrastrutture ciclabili serviranno a più scopi, e – dove già esistono – il loro utilizzo è intenso e lungo tutto l’arco del giorno e della settimana, perché percorse da utenti molto diversi: ragazzi che vanno a scuola, adulti che vanno a lavorare, anziani, sportivi che cercano percorsi in mountain-bike, turisti italiani e stranieri. Questa “visione” non è irrealistica: già adesso, se ci facciamo caso, troviamo su strada tutti questi tipi di utenti in bici. Già adesso la Chiantigiana a Diacceto è percorsa frequentemente da questi diversi tipi di ciclisti. Non rimane che predisporre gli interventi perché queste utenze possano essere messe in sicurezza, incentivate e favorite; serve di dare respiro a un nuovo modo di percorrere il territorio, facendolo innervare da flussi (anche economici) nuovi, che sono trattenuti dalla mancanza di strade a loro dedicate che almeno li contemplino e li rispettino.

Oggi molte cose aiutano ad affrontare in modo diverso e salutare gli spostamenti sul territorio di Bagno a Ripoli: la diffusione di bici elettriche, lo stimolo all’acquisto dato da iniziative come il Bonus Mobilità del 2020, le conoscenze urbanistiche che permettono di progettare strade più sicure e condivise. In più sappiamo che l’aumento dell’uso della bici porta maggiore salute, meno inquinamento, minore congestione di traffico, minor numero di incidenti, miglioramenti nella salute fisica e mentale dei ragazzi e degli adulti, favorisce il cosiddetto ”active aging” ovvero l’invecchiare in salute.

Quindi, che aspettiamo?

Sezione BaRinBici- Fiab

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